Tra breve dovrebbero essere avviati gli interpelli ma io e le mie due colleghe non siamo riusciti a trovare un accordo sull’elenco delle sedi, anche se due di noi hanno formato una lista comune che però la terza non condivide.
Vince la maggioranza anche qui?
Quella descritta nel quesito è una vicenda sciaguratamente non infrequente, che però insorge soprattutto per aver trascurato di definire preventivamente, in termini condivisi da tutti i partecipanti all’associazione, l’intero iter che va dalla presentazione della domanda di partecipazione al conseguimento della titolarità della farmacia eventualmente assegnata.
Raggiungere queste intese indipendentemente da un accordo preventivo può dunque non essere agevole e del resto, se pure è vero che la “maggioranza vince”, nel concreto la “minoranza” è sempre in grado di vanificare qualsiasi programma o aspettativa, pur esponendosi evidentemente ad azioni risarcitorie, comunque dall’esito sempre incerto, da parte degli altri componenti.
Come si vede, quindi, è forse preferibile tentare di coniugare tra loro – con reciproche rinunce – le diverse esigenze, anche perché tutto sommato eventuali divergenze su una o più sedi dovrebbero rivelarsi comunque componibili specie dinanzi al rischio di veder vanificare qualsiasi programma.
(gustavo bacigalupo)
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