Sono socio di una snc titolare di farmacia e partecipo anche, al 50% con mia moglie, in una srl che gestisce una parafarmacia. Nel corso del 2016 quest’ultima attività sta andando piuttosto bene e quindi contiamo per il prossimo anno di prelevare una buona somma ciascuno come utile. Vorrei però conoscere anche i risvolti fiscali dell’intera operazione …

Il quesito offre l’occasione per ribadire sinteticamente il diverso regime fiscale degli utili da partecipazione in società di persone rispetto a quello previsto per gli utili ritratti dalle società di capitali.

Per le prime, infatti, gli utili sono direttamente imputati ai soci pro-quota, sia che vengano effettivamente prelevati come anche laddove siano lasciati in azienda quale “autofinanziamento”, o a disposizione per un successivo prelievo.

Confluendo pertanto nel reddito complessivo del singolo socio-percettore, sono tassati in base alla curva delle aliquote Irpef della sua dichiarazione; la tassazione in capo ai soci esaurisce comunque il prelievo delle imposte personali su tali redditi e dunque la società non corrisponde alcuna (altra) imposta personale (liquidando la sola Irap): è il c.d. principio di “trasparenza”.

Le società di capitali, invece, sugli utili conseguiti scontano l’Ires (Imposta sul Reddito delle Società) nella misura del 27,50% (che scenderà, però, dal 2017 al 24%) e soltanto in caso di distribuzione i soci-percettori liquideranno anche la propria imposta personale in dichiarazione (alla stregua cioè dei soci di società di persone), ma qui – attenzione – non sull’intera misura di quanto ricevuto bensì, essendo la vostra una partecipazione “qualificata” in quanto superiore al 20%, solo per una parte (attualmente il 49,72%, ma tale percentuale dal 2017 verrà rivista verso l’alto per effetto della corrispondente riduzione dell’aliquota Ires).

Questa parziale detassazione, intuibilmente, è finalizzata ad evitare la duplicazione del prelievo fiscale sulla stessa ricchezza (l’utile della società, tassato sia in capo a questa che in capo ai soci).

Conoscendo perciò la misura prevista degli utili che si andranno a percepire, non dovrebbe essere difficile effettuare una previsione di massima del carico fiscale aggiuntivo derivante dalla loro riscossione.

Infine, per avere un quadro completo degli oneri fiscali dell’operazione, ricordiamo che la registrazione della delibera assembleare di distribuzione della srl comporta il pagamento di un’imposta di 200 euro cui si aggiungono 16 euro di bollo per ogni quattro facciate.

                                                                                                        (franco lucidi)

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