Riferendoci a una Vs. news di qualche tempo fa, vorremmo sapere come si deve comportare il farmacista quando, non funzionando il registratore di cassa, egli non può emettere lo scontrino e deve quindi  annotare l’operazione sul relativo registro.
Cosa è tenuto a fare nei confronti del cittadino?
Dovrà procedere nei confronti dell’utente all’emissione di una certificazione?
Dovrà procedere alla trasmissione per i dati 730 precompilato dei dati registrati?
In caso di mancato funzionamento del misuratore fiscale ricordiamo in primo luogo che, ai sensi dell’art. 11 del D.M. 23/03/1983, è necessario chiedere l’intervento dell’assistenza e annotare i corrispettivi su apposito registro c.d. “delle annotazioni di emergenza”.
Se poi il cliente chiede la certificazione della spesa ai fini della deduzione/detrazione fiscale diventa naturalmente ineludibile l’emissione della fattura.
Quanto all’ultimo Suo dubbio, le operazioni effettuate nel periodo di mancato funzionamento del misuratore fiscale – per le quali non è stato quindi possibile emettere e consegnare lo scontrino fiscale “parlante”, ovvero è stata rilasciata la fattura a richiesta del cliente –  devono essere parimenti trasmesse al sistema TS dato che, come chiarito nella news che Lei ha richiamato, tale comunicazione secondo noi va effettuata a prescindere dalla regolare esecuzione degli obblighi di emissione e rilascio del documento (anche se qui, evidentemente, la mancata osservanza è dipesa da una causa di forza maggiore).
(roberto santori)
La SEDIVA e lo Studio Bacigalupo Lucidi prestano assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane da oltre 50 anni!