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Quali agevolazioni fiscali sono state introdotte recentemente per i contratti di locazione a canone concordato?

 

Allo scopo di contribuire a calmierare gli affitti e a ridurre l’annoso problema della scarsità delle locazioni abitative nei grandi centri urbani, i comma 53 e 54 della legge di stabilità 2016 (L. 208/2015) hanno introdotto uno sconto del 25% per l’IMU e per la TASI relativamente agli immobili concessi in locazione a canone concordato.

L’agevolazione si aggiunge alle altre già attualmente vigenti che consistono sinteticamente  a) in una maggiore detrazione Irpef per locatore e conduttore (in particolare per il locatore è prevista un’ulteriore riduzione del 30% del canone di locazione imponibile, oltre a quella ordinaria del 5%); b) nell’applicazione della cedolare secca ad aliquota ridotta fino al 10% (in luogo dell’ordinario 21%) nel quadriennio 2014-2017.

Tuttavia, sempre la Stabilità 2016 ha disposto – come abbiamo ricordato più volte – che l’inquilino che destina la casa (non di lusso, naturalmente) ad abitazione principale non paga più la TASI e pertanto la riduzione stabilita per le locazioni a canone concordato di fatto vale soltanto per le ipotesi diverse dalla locazione di un immobile destinato ad abitazione principale.

(stefano civitareale)

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