Dal 2 maggio scorso, come preannunciato a suo tempo, “stop” all’archiviazione cartacea degli atti di aggiornamento catastale a favore di quella informatica svolta nell’ambito del Sistema di Conservazione dei Documenti digitali (SCD).
La novità si allinea a quella – in vigore già dal 1° giugno 2015 – della trasmissione telematica, obbligatoria per tecnici e professionisti, degli atti di aggiornamento catastale Pregeo e Docfa.
E infatti, per il Catasto terreni, vengono conservati digitalmente gli atti di aggiornamento redatti con la procedura Pregeo, insieme all’eventuale documentazione integrativa, al pari degli attestati di approvazione e di annullamento degli stessi, firmati digitalmente dal direttore dell’ufficio o da un suo delegato.
Invece, per gli atti del Catasto fabbricati redatti con la procedura Docfa saranno le applicazioni informatiche che gestiscono i documenti firmati digitalmente ad effettuare direttamente la conservazione digitale.
(emiliano minella)
La SEDIVA e lo Studio Bacigalupo Lucidi prestano assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane da oltre 50 anni!