Lo sconto IMU-TASI sugli immobili in comodato tra genitori e figli –
QUESITO
Devo concedere in uso un appartamento a mio figlio e pertanto vorrei avere
chiarimenti sulla nuova agevolazione introdotta per questi casi dalla legge
di stabilità 2016 ai fini dell’IMU e della TASI

Il comma 10 della Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015) ha effettivamente
ridotto del 50% la base imponibile ai fini dell’IMU e della TASI per le
abitazioni concesse in comodato d’uso alle seguenti condizioni: a) il
comodatario deve essere un parente in linea retta entro il 1° grado e deve
utilizzare l’immobile come abitazione principale; b) il contratto deve
essere registrato; c) il comodante deve risiedere anagraficamente e
dimorare abitualmente nello stesso comune in cui si trova l’immobile
concesso in comodato e, inoltre, non deve possedere altra unità abitativa
oltre a quella concessa in comodato, eccezion fatta per l’(eventuale)
immobile non di lusso posseduto nello stesso comune e utilizzato come
abitazione principale.
Stando così le cose, l’agevolazione finisce per riguardare in sostanza
soltanto una ristretta cerchia di soggetti (e di situazioni), e
precisamente coloro che possiedono – nello stesso comune in cui risiedono
anagraficamente e dimorano abitualmente – due appartamenti non di lusso,
uno dei quali viene concesso in comodato ad un genitore o a un figlio che
lo utilizza come abitazione principale (e che quindi risiede
anagraficamente e dimora abitualmente sempre in quel comune) e l’altro
viene utilizzato esclusivamente come abitazione principale; il tutto a
condizione che il contratto di comodato venga registrato.
(paolo liguori)

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