NORMATIVA, GIURISPRUDENZA & PRASSI (in pillole)
➢ La Regione è carente di potere nella revisione ordinaria della p.o. e i
suoi provvedimenti devono considerarsi “tamquam non essent”
Consiglio di Stato – sent. 09/12/2015, n. 5607
È una decisione di grande importanza per le tante cose che dice, in gran
parte condivisibili, che comunque esamina una fattispecie molto peculiare
che la rende meritevole di un’attenta lettura anche da parte dei meno
avveduti in temi giuridici.
L’estensore della sentenza è ancora una volta il Presidente Lignani e
perciò quel che vi leggiamo deve in pratica considerarsi jus receptum.
Queste gli assunti di maggior rilievo: 1) l’art. 104, quindi il criterio
topografico, è sopravvissuto al dl Crescitalia (qui però non c’erano
dubbi); 2) competente all’adozione del criterio, dunque all’istituzione di
farmacie in soprannumero, è tuttora la Regione (qui invece qualche dubbio
c’era e persiste tuttora, e del resto non vediamo come il “carattere
eccezionale del provvedimento” – questa la ragione addotta dal CdS – possa
di per sé giustificare il persistere dell’attribuzione regionale); 3) la
revisione, sia ordinaria che straordinaria, della pianta organica è
interamente di esclusiva competenza comunale, e la Regione non può metterci
il becco neppure per un istante (ancora una volta, pertanto, una sentenza-
Lignani ignora scientemente la tesi della Corte Costituzionale
sull’ipotetico “doppio livello di governo” in tema di p.o.); 4) l’esercizio
di poteri sostitutivi in luogo di comuni “inadempienti”, che non hanno cioè
proceduto tempestivamente alla revisione della p.o., è consentito alle
regioni “una tantum” (come leggiamo nella decisione), cioè soltanto in sede
di revisione straordinaria.
La riaffermazione per l’ennesima volta dei princìpi sub 3) e sub 4)
ribadisce, per rifarci ad una vicenda da noi illustrata esaurientemente di
recente, l’illegittimità di tutti i provvedimenti di revisione ordinaria
adottati e adottandi dalla regione pugliese (v. Sediva news del 23/12/2015
“La prima revisione ordinaria delle p.o. dopo il dl. Cresci Italia: scelte
sbagliate della Regione Puglia”).
(gustavo bacigalupo)