Le schede per le apparecchiature automatiche e lo scontrino fiscale –
QUESITO
Quando vendiamo al cliente le schede per l’utilizzo dei nostri apparecchi
automatici (in farmacia abbiamo in questo momento quello per le autoanalisi
e la bilancia), dobbiamo emettere regolare scontrino fiscale?
Riproduciamo la risposta pubblicata qualche tempo fa sullo stesso
argomento.
L’art. 2, comma 1, lettera g) del D.P.R. 696/2006 (sostanzialmente
reiterando la disposizione contenuta nell’art. 1, comma 1, n. 1) del D.M.
21/121992) esonera dall’obbligo di emissione dello scontrino fiscale le
cessioni e le prestazioni effettuate mediante apparecchi automatici,
funzionanti a gettone o a moneta.
Ora, possiamo ragionevolmente ritenere che le schede cartacee acquistabili
in farmacia per il funzionamento di questi apparecchi siano assimilabili al
gettone previsto dalla disposizione richiamata e che pertanto la loro
cessione al cliente non sia soggetta all’obbligo di emissione dello
scontrino fiscale, a meno che naturalmente il cliente non richieda lo
scontrino parlante ai fini fiscali.
Senonché, l’esonero dall’obbligo di emissione dello scontrino fiscale per
queste operazioni non comporta anche l’esonero dall’obbligo di
registrazione dei relativi corrispettivi, i quali quindi devono essere
annotati nell’apposito registro negli stessi termini e con le stesse
modalità utilizzate per tutti gli altri corrispettivi “scontrinati” dalla
farmacia.
Conviene allora battere in ogni caso a fine giornata uno scontrino fiscale
riepilogativo per l’importo risultante dal contatore dell’apparecchio,
corrispondente al numero delle schede utilizzate nel giorno stesso, così da
ricomprendere senza possibilità di errori o dimenticanze anche tali
corrispettivi nel totale giornaliero incassato e da annotare perciò nel
relativo registro.
(stefano civitareale)
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