Anche l’accomandante, se intende concorrere, deve prima cedere la quota
sociale – QUESITO

Sono socio accomandante all’1% di una sas titolare di farmacia
privata urbana e detengo questa quota perché affidatami dall’accomandatario
che ha il 99% ed è l’intestatario della ragione sociale.
Ho assunto io la direzione della farmacia sociale, dato che
l’accomandatario partecipa ad altre farmacie condotte in forma societaria
nella stessa regione.
Chiedo se posso partecipare al concorso straordinario senza preventivamente
cedere la mia quota, e, in caso diverso, in quale momento della procedura
devo cederla; chiedo anche se posso partecipare al concorso in forma
associata con altro collega e come va espressa questa volontà.

I concorsi straordinari non sono stati ancora banditi per le ragioni a
tutti note e non è detto che questo avvenga prima di settembre, perché
l’atteso provvedimento (un apposito dl. o una disposizione all’interno del
“dl. Sanità” o altro dl.) – che dovrebbe modificare anche l’art. 11 del
“Cresci Italia” – non ha ancora visto la luce e del resto, pur laddove
fosse adottato in questi giorni, può darsi che il buon senso suggerisca di
rinviare comunque tutti i concorsi regionali al prossimo autunno.

Tuttavia quello dei concorsi resta evidentemente il problema se non altro
più caldo (anche se quelli in arrivo potranno rivelarsi perfino molto più
seri), e quindi è opportuno rispondere all’ennesimo quesito al riguardo.

Ma, come abbiamo ripetutamente chiarito in altre circostanze, il socio di
società titolare di una farmacia che non sia “rurale sussidiata” o
“farmacia soprannumeraria” – se vuole concorrere – deve ineludibilmente
cedere la quota della sas prima che scadano i termini per la presentazione
della domanda di partecipazione.

E verosimilmente, considerati i rapporti tra voi, sarà proprio
l’accomandatario a indicarLe il farmacista cui cedere la quota, che
peraltro potrebbe esserLe in prosieguo retrocessa nel caso di mancato
conseguimento di una farmacia all’esito del concorso.

Le relative formule negoziali sono di facile individuazione per qualunque
avvocato.

Quanto alla partecipazione al concorso “per la gestione associata”, è bene
attendere il bando (che dovrebbe essere “condiviso” e uguale più o meno per
tutti i 21 concorsi), in modo da verificarvi – tra le altre cose – anche i
tempi e le modalità per esprimere tale opzione.

Riteniamo però che il concorrente debba effettuare la scelta al momento
stesso della presentazione della domanda, e che si tratti di una scelta che
escluda comunque la partecipazione in forma individuale a quello stesso
concorso, perché ci pare che – per la stessa formulazione del primo periodo
del comma 7 dell’art. 11 (e trascurando i tanti problemi, anche pratici,
che diversamente potrebbero derivarne) – non sia consentito partecipare
nella “duplice veste”, permettendo quindi al concorrente di “sciogliere la
riserva” soltanto successivamente, magari dopo la formazione della
graduatoria.

Quando perciò avremo letto il bando, se ne saprà forse di più e ognuno
potrà meglio valutare il da farsi, anche se purtroppo non è affatto campato
in aria il rischio che pure un “bando condiviso” non solo non riesca a
risolvere tutti i dubbi ma possa, chissà, aggravarne anche qualcuno.

(gustavo bacigalupo)

La SEDIVA e lo Studio Bacigalupo Lucidi prestano assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane da oltre 50 anni!