Pec e data certa – QUESITO
Vorrei sapere se ad oggi è possibile utilizzare la PEC per garantire data
certa ai documenti allegati. In particolare, penso ad un autoinvio.
Nel tradizionale sistema di documentazione cartacea l’attribuzione di una
data certa a un documento è fatta rinvenire principalmente dal riscontro di
un’attestazione, efficace erga omnes, resa da un soggetto terzo e
imparziale depositario di pubbliche funzioni (ad es. notaio, ufficiale
giudiziario, ecc.), secondo quanto stabilito dall’art. 2704 del cod. civ.
Questa attestazione può essere espressa all’atto della formazione del
documento stesso (ad es. nel rogito notarile), oppure derivare dalla
conservazione (in un momento successivo alla sua formazione) di un
documento in un pubblico registro.
La disposizione del codice, tuttavia, stabilisce in un passo successivo
che, in mancanza di tale attestazione di carattere pubblicistico, la data
certa efficace nei confronti dei terzi è riscontrabile anche in presenza di
“un altro fatto che stabilisca in modo egualmente certo l’anteriorità della
formazione del documento” (cfr. art. 2704 cod. civ.), come, poniamo, il
ricorso all’ “autospedizione” dei documenti, fino a qualche tempo fa
prevista, ad esempio, per il DPS (vedi a tale riguardo Sediva news del
24/10/2008).
Venendo al quesito, occorre in ogni caso stabilire se l’invio di un
documento informatico tramite la PEC possa assurgere al rango di quell’
“altro fatto” cui fa cenno la definizione dell’art. 2704 cit.
Ora, come ricordato più volte in questa Rubrica (da ultimo, v. Sediva news
del 28/10/2011), l’invio telematico di un messaggio per mezzo di una PEC ad
un’altra PEC assume pieno valore legale in quanto, grazie ad un sistema di
certificazioni stabilite dal DPR n. 68/2005, è possibile opporre ai terzi
sia il contenuto del messaggio, con gli eventuali documenti ad esso
allegati, che la data e l’ora dell’avvenuta trasmissione.
Dunque, a noi sembra che Lei possa certificare con data certa, proprio
secondo l’art. 2704 del cod. civ., uno specifico documento mediante il
corretto suo auto invio “dalla propria PEC alla propria PEC “.
In attesa, comunque, di qualche auspicabile migliore chiarimento in materia
(anche da parte del Garante per la protezione dei dati personali), può
essere forse opportuno mantenere sempre attivo il proprio account di PEC,
rinnovando periodicamente il servizio di abbonamento col gestore di
riferimento per garantire la corretta conservazione e la piena efficacia
sia delle certificazioni di corretta trasmissione del messaggio che della
validità temporale della data certa.
(valerio salimbeni)