Nel “SalvaItalia” anche un’imposta di bollo sugli importi “scudati”
Oggetto di questo nuovo (e molto discusso) balzello, come abbiamo del resto
ampiamente rilevato a suo tempo dai giornali, sono naturalmente le attività
finanziarie emerse per effetto di uno dei provvedimenti di scudo fiscale
del 2001 e del 2009.
Si tratta in sostanza di un’imposta di bollo, fissata – a regime – nella
misura del 4 per mille annuo, e invece, per gli anni 2012 e 2013,
rispettivamente nel 10 e nel 13,5 per mille.
Saranno gli intermediari finanziari (banche, ecc.) a trattenere l’imposta
dal soggetto che ha effettuato l’”emersione” e operarne il versamento
all’Erario entro il 16 febbraio di ogni anno.
Ma se l’importo “scudato” non esiste più alla data del 6/12/2011, è dovuta
un’imposta una tantum del 10% dell’ammontare prelevato o dismesso; nel
caso, inoltre, in cui non sia in grado di recuperare la somma dal
contribuente interessato, l’intermediario ha l’obbligo di segnalarne il
nominativo all’Agenzia delle Entrate per l’iscrizione a ruolo del debito.
È stata inoltre anche istituita – e a decorrere, si noti, dal 2011 –
un’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero da
parte di persone fisiche residenti in Italia, e che è stabilita nella
misura dell’1 per mille annuo per il 2011 e il 2012 e dell’1,5 per mille, a
regime, a decorrere dal 2013; dall’importo dovuto va peraltro detratta
l’eventuale imposta patrimoniale versata allo stato estero.
L’ammontare imponibile di quest’imposta è costituito dal valore di mercato
dell’attività finanziaria posseduta all’estero ovvero dal suo valore
nominale o di rimborso.
Il pagamento del tributo è operato dal contribuente in autotassazione entro
il termine del versamento a saldo delle imposte sui redditi dovute per
l’anno di riferimento.
Sarà quindi importante, in definitiva, recuperare – presso gli intermediari
che gestiscono le attività finanziarie eventualmente detenute all’estero –
tutti i dati necessari alla denuncia delle attività stesse nel Mod. Unico
2012–Redditi 2011, perciò nella dichiarazione dei redditi predisposta entro
il prossimo mese di giugno.
(franco lucidi)