L’iva per l’autovettura in uso al dipendente della farmacia – QUESITO

Ho già un’automobile in contabilità e desidero sapere se, acquistando una
Smart da affidare ad un dipendente per consegne o per altri usi aziendali,
l’iva relativa sia deducibile al 100% con auto intestata al sottoscritto e
se sia più conveniente il pagamento in contanti, il leasing o la
rateizzazione.

Per le autovetture “intestate” alla farmacia, anche se (effettivamente)
utilizzate nell’esercizio dell’attività con esclusione di ogni sia pur
minimo uso personale e/o familiare, la detrazione ai fini iva è consentita,
come sappiamo da tempo, nella misura del 40% dell’imposta afferente ai
costi di acquisizione e alle spese di gestione, manutenzione e custodia.

La disposizione è tassativa e non concede deroghe anche quando si riesca a
dimostrare (dimostrazione in verità praticamente… diabolica) l’utilizzo
appunto integrale del mezzo per fini aziendali.

La sola ipotesi per la quale si può beneficiare della totale detraibilità
ai fini dell’iva è quella – ben poco praticabile e più che altro teorica –
di concedere al dipendente l’uso del mezzo anche per fini personali a
fronte però, attenzione, di un corrispettivo dovuto da quest’ultimo alla
farmacia in misura non inferiore al valore commerciale del servizio
stesso; ma in questo caso, come abbiamo rilevato altre volte, la farmacia
dovrebbe assoggettare ad iva il corrispettivo riscosso dal dipendente e
versare all’Erario la relativa imposta; il che, evidentemente,
vanificherebbe il vantaggio della detrazione dell’imposta “a monte” (a
parte, l’intuitiva difficoltà di concludere un accordo del genere con il
dipendente…).

Ricordiamo, tuttavia, che la messa a disposizione del lavoratore della
vettura anche per uso privato ma a titolo gratuito (e questa, diversamente
dall’altra, è un’evenienza abbastanza ricorrente) è irrilevante ai fini
dell’iva e quindi nessun obbligo ne deriverebbe per la farmacia, che
conserverebbe in ogni caso la detrazione parziale (40%) dell’iva assolta
sulle spese del mezzo e regalerebbe la deducibilità – questa volta ai fini
delle imposte dirette – del 90% (in luogo dell’ordinario 40%) delle dette
spese a fronte, peraltro, di un prelievo fiscale-contributivo nella busta
paga del dipendente interessato di modestissima entità.

Infine, quanto alle varie modalità di acquisizione del mezzo (contanti,
rate, leasing), abbiamo più volte chiarito in questa Rubrica che ai fini
fiscali sostanzialmente esse si equivalgono e, quindi, la scelta deve
effettuarsi sul piano della pura convenienza economico-finanziaria per la
quale – riteniamo – l’acquisto in contanti, ove si abbia disponibilità
della somma, si rivela nei fatti generalmente la scelta migliore.

(franco lucidi)

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