Sediva News del 10 novembre 2009

La chiusura della farmacia per ripetute omissioni di scontrini
fiscali –QUESITO

L’Agenzia delle Entrate sta per procedere alla notifica del provvedimento
di chiusura per tre giorni della mia farmacia per mancata emissione di
quattro scontrini fiscali in un quinquennio, che io avevo però provveduto a
suo tempo a sanare con il condono.
E’ un provvedimento corretto?

Come noto, la legge prevede la sanzione accessoria della sospensione
dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività commerciale per un periodo
da tre giorni ad un mese nel caso in cui siano accertate, nel corso di un
quinquennio, quattro distinte violazioni dell’obbligo di emettere ricevuta
o scontrino fiscale compiute in giorni diversi.
Perdipiù, il provvedimento di sospensione è immediatamente esecutivo, in
deroga, cioè, a tutte le altre disposizioni del nostro ordinamento
tributario nelle quali è contemplata l’irrogazione di sanzioni.
Diversamente da quanto previsto sino a poco tempo fa, infatti, è oggi
sufficiente che la violazione dell’obbligo di emettere lo scontrino sia
stata semplicemente “contestata” (naturalmente in modo formale, cioè con
la consegna di un processo verbale di constatazione), prescindendo dunque
dall’esito dell’eventuale ricorso proposto avverso l’atto di irrogazione di
sanzioni (conseguente alla constatazione dell’omissione che è operata,
generalmente, dalla Guardia di Finanza).
Quanto, infine, al Suo quesito specifico, la Corte di Cassazione ha ora
espressamente precisato che la sanzione accessoria della chiusura può
essere comunque irrogata anche nell’ipotesi in cui il contribuente abbia
definito con il “condono fiscale” (Lei si riferisce probabilmente a quello
del 2002) le singole violazioni contestate, pagando quindi una pena
pecuniaria in misura ridotta.
Sembra, pertanto, che l’azione del Fisco sia conforme a legge.
(s.lucidi)

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