Sediva News del 20 marzo 2009
E’ ormai definitivo: gli Ausiliari del Traffico hanno poteri limitati.
Ancora una pronuncia della Corte di Cassazione sull’argomento (ma questa
volta a Sezioni Unite e dunque da considerarsi verosimilmente di “chiusura”
dell’ormai vexata quaestio), che ha definitivamente affermato che gli
Ausiliari del Traffico possono rilevare e contravvenzionare infrazioni
soltanto con riguardo alle c.d. strisce blu (e anche, aggiungiamo, alle
“corsie preferenziali”, che però non erano oggetto specifico di questa
decisione).
Le Suprema Corte ha infatti ritenuto di dover confermare la tesi – da
ultimo sostenuta da una Sezione (v. Sediva news del 24/02/2009) – secondo
cui la legge che consente al Sindaco di conferire funzioni di prevenzione e
di accertamento delle violazioni in materia di sosta a dipendenti comunali,
e/o a funzionari delle società di gestione dei parcheggi, va interpretata
in senso restrittivo appunto per il suo contenuto del tutto derogatorio in
tema di compiti attribuiti alla Pubblica Amministrazione.
L’ambito di operatività degli Ausiliari del Traffico deve insomma
considerarsi circoscritta alle aree comunali in concessione a privati e
destinate al parcheggio a pagamento, unitamente – è vero – alle altre aree
che, pur diverse, siano comunque ad esse immediatamente limitrofe e in
sostanza al loro servizio, ma soltanto, si badi bene, quando le auto ivi in
sosta impediscano la corretta fruibilità delle strisce blu da parte del
cittadino.
In pratica, se proprio vogliamo scendere nel dettaglio, si può concludere
che al di fuori delle strisce blu, che generalmente non impegnano aree a
ridosso di passi carrabili o di semafori, la vettura non può essere
contravvenzionata dagli Ausiliari del Traffico (ma soltanto dal vigile
urbano), se non quando vi sia parcheggiata in modo da impedire (perché,
poniamo, in doppia fila) l’accesso allo spazio blu o l’uscita da questo.
Per la verità, le cose – messe così – non soddisfano granché le esigenze
che hanno condotto alla previsione di Ausiliari del Traffico, e anzi
rischiano di rivelarsi un rimedio peggiore del male, creando equivoci
importanti nel comportamento quotidiano di costoro e dei vigili urbani, gli
uni confidando inutilmente nell’intervento degli altri e viceversa, e
quindi non risolvendo più di tanto il problema. C’è da credere perciò che
prima o poi gli Ausiliari siano – nella norma e nel concreto – equiparati
ai Vigili, quanto meno sul piano di queste competenze.
(v.salimbeni)
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