Sediva News del 27 giugno 2008

Indetraibili gli acquisti per integratori alimentari.

Con una recente risoluzione, l’Agenzia delle Entrate ha escluso la
detraibilità delle spese sostenute per l’acquisto di integratori alimentari
anche “se assunti a scopo terapeutico su prescrizione di un medico
specialista”, trattandosi – precisa l’amministrazione finanziaria – di
prodotti non assimilabili, neppure indirettamente, a specialità medicinali,
non possedendo “proprietà terapeutiche né capacità di prevenzione o cura
delle malattie umane”, ma interessando la mera “area alimentare”.

La loro somministrazione mira invece ad utilizzarne gli “apporti
nutrizionali” e quindi a “migliorare le condizioni fisiologiche” di chi li
assume, proprietà tuttavia non sufficienti a rendere detraibili le spese
sostenute per l’acquisto, perché il T.U.I.DD. si rivolge espressamente, a
questi fini, ai soli farmaci.

Una risoluzione magari un po’ troppo … ortodossa (e assai poco generosa
verso il paziente-contribuente, come sembra convenire anche la Federfarma),
ma forse conforme alle chiare linee di confine che, con riguardo agli
integratori, sono state anche recentemente ribadite – sotto vari profili –
rispetto agli autentici prodotti medicinali.

(Studio Associato)

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