Sediva News dell’11 settembre 2006
Gli interessi attivi sui c/c bancari variano davvero in funzione degli
interessi passivi?
L’originario testo del decreto-legge Bersani prevedeva, come si ricorderà,
che eventuali variazioni degli interessi passivi sui prestiti avrebbero,
contestualmente e in “pari misura”, comportato variazioni anche degli
interessi attivi per il cliente.
Senonchè, in sede di conversione in legge del provvedimento, è
misteriosamente scomparsa l’univoca espressione “in pari misura”,
sostituita da una ben vaga formulazione diretta semplicemente ad
assicurare che tali variazioni si applichino con modalità tali da non
recare pregiudizi al cliente.
E tanto questa espressione è generica e poco incisiva, che i principali
istituti bancari non hanno ancora apportato modifiche agli interessi attivi
per i clienti nonostante il recente aumento dello 0,25% deciso per gli
interessi passivi dalla Banca Centrale Europea.
Insomma, le variazioni dei tassi attivi e quelle degli interessi passivi
rischiano seriamente di non diventare mai nel concreto veramente omogenee
tra loro; e quindi, a fronte degli altri aumenti su prestiti e
anticipazioni già programmati dalla BCE, non è affatto sicuro che
corrispondano pari aumenti negli interessi attivi.
(Studio Associato)
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