Sediva News del 27 marzo 2006
La cessione di una quota di snc rivalutata – QUESITO
La Finanziaria 2006 contiene la quarta versione della rivalutazione delle
partecipazioni. Mi converrebbe rivalutare la mia quota di snc titolare di
farmacia, considerato che dovrei probabilmente cederla ben presto all’altro
socio, che è mio fratello?
Salve le diverse soluzioni che potrebbero profilarsi nel Suo caso specifico
(in stretta considerazione del rapporto di parentela tra il cedente e il
cessionario della quota), in linea di massima la rivalutazione di
quest’ultima – “riaperta” dalla Finanziaria 2006 fino al 30 giugno di
quest’anno – dovrebbe rivelarsi qui opportuna, semprechè l’eventuale
cessione sia ragionevolmente prevista entro due o tre anni.
Infatti, quanto più la data della prescritta perizia giurata è vicina a
quella della cessione, tanto maggiori saranno le probabilità che il prezzo
di vendita sia prossimo o (addirittura!) coincida con il valore rivalutato
della quota sociale, visto che ne deriverebbe per il venditore una
plusvalenza minima o nulla e considerato che è proprio l’eventuale
plusvalenza (scaturente dall’operazione) il reddito che nella
dichiarazione va sommato a tutti gli altri redditi posseduti nell’anno in
cui è avvenuta la cessione.
L’effetto finale, come è intuitivo, sarebbe quello di realizzare un
consistente risparmio d’imposta rispetto all’ipotesi di cessione della
stessa partecipazione ove non rivalutata, perché il costo della
rivalutazione (che per le partecipazioni qualificate è pari al 4 per cento
dell’intero valore periziato e, per quelle non qualificate, è pari al 2%) è
notevolmente più basso – salvi casi particolarissimi – dell’ammontare
dell’imposta facente carico al cedente in assenza della rivalutazione.
(s.lucidi)
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