Sediva News del 27 settembre 2005

In arrivo le nuove rendite catastali

Nella Legge finanziaria 2005, come si ricorderà, era tra l’altro prevista
la facoltà dei Comuni di chiedere all’Ufficio tecnico-erariale (il vecchio
Catasto) la revisione delle rendite catastali allorquando il valore medio
di mercato supera di almeno il 35% il valore stabilito da convenzioni
stipulate tra le Amministrazioni comunali e le associazioni dei
proprietari e degli inquilini.

Ora, gli aggiornamenti delle rendite (in particolare, per ragioni
intuitive, quelle dei centri storici che sono ancora assai spesso
classificate come abitazioni economiche-popolari) dovrebbero essere
notificati nei prossimi giorni, ed essi, come è ovvio, influiranno
negativamente altresì sull’ICI e sull’IRE, l’Imposta sul reddito delle
persone fisiche.

In questa revisione, beninteso, avranno il loro peso (talora importante)
anche le domande di condono edilizio, e soprattutto quelle inerenti al
cambiamento della destinazione d’uso ed agli eventuali lavori di
ristrutturazione conseguenti alle DIA (Dichiarazioni Inizio Attività)
presentate ai Comuni per usufruire dell’agevolazione del 36% delle spese
effettuate.

In ogni caso, tali rivalutazioni avranno effetto dal 1 gennaio dell’anno
successivo alla data di notifica della nuova rendita, a meno che non sia
stata presentata all ‘UTE la denuncia catastale di variazione, nel qual
caso esse decorreranno dall’anno successivo a quello in cui la denuncia
stessa avrebbe dovuto essere prodotta.

La revisione delle rendite investirà circa due milioni di unità immobiliari
ed i Comuni inviteranno i proprietari degli immobili interessati da cambi
di destinazione e/o da opere di ristrutturazione a produrre entro novanta
giorni all’UTE domanda di accatastamento, in base alla quale verranno anche
recuperate le imposte eventualmente dovute per il periodo pregresso.

(Studio Associato)

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